mercoledì 26 novembre 2008
Mostra personale di Gaetano Soldano
martedì 18 novembre 2008
Incontro con Alberto Ferrero che in contra Fabrizio Bosso che...
E’ un grande “amateur” della fotografia felice di aver trovato una sua competenza.
Che significa ?
Semplicemente che dopo decenni passati a fotografare un po’ di tutto sono finalmente riuscito a fondere le mie due più grandi passioni: la musica e la fotografia ovvero, con la fotografia riesco a mostrare cose che la musica spesso sottintende.
Quando e come hai cominciato a fotografare ?
Il primo scatto lo ricordo ancora. Avevo 6 anni e ho fotografato i miei genitori nel porto di Genova sullo sfondo di una nave da crociera in partenza. Chissà che fine ha fatto quella foto? A 10 anni avevo già una mia personale Comet Bencini! A 19 mi sono comprato la prima reflex e contemporaneamente ho conosciuto una persona straordinaria: Vincenzo Ferroni, il capufficio pubblicità di una importante azienda elettromeccanica italiana. A quei tempi le grandi ditte si potevano permettere un reparto di pubblicità interno. Con lui ho conosciuto la fotografia professionale fatta di banchi ottici su rotaia e lastre in vetro di 18 per 24 centimetri che venivano stampate, ovviamente, per contatto. Mi ha insegnato tutto, anche il buon gusto e l’educazione fotografica. In seguito ho letto tutto quello che c’era da leggere sulla tecnica. Avevo imparato a memoria il Langford che è il libro di testo ufficiale delle scuole di fotografia, ma poi ho capito che una perfetta tecnica non serve a nulla se non è al servizio di un grande amore per quello che fotografi.
Uno scatto al quale sei particolarmente legato.
La foto alla mia prima morosa “estiva”.
Ce lo fai vedere?
Manco morto, sono affari miei.
Cosa vorresti fotografare?
Non cosa, ma chi vorrei fotografare. Vorrei fotografare tutta la mia famiglia tra 30 anni.
Quando rivedi le tue vecchie foto, cosa pensi ?
Potevo fare meglio, molto meglio.
Cosa pensi della fotografia digitale ?
E’ una grande opportunità spesso male interpretata e sottovalutata ed è lo strumento del risveglio fotografico. Prima dell’avvento del digitale la fotografia se la passava davvero male e io stesso avevo ridotto moltissimo l’attività. Peccato che pochi capiscono che è un potente congegno didattico a basso costo. Forse manca la volontà di imparare.
Dipende dallo scatto. Nella fotografia di musica sicuramente il bianconero; si va all’essenza dell’attimo senza essere distratti dal colore della chitarra o dalla tapezzeria a fiori del locale. Per un panorama della Costa Verde in Sardegna non rinuncerei mai alle mille sfumature di azzurro del mare.
Che attrezzatura usi ?
Canon, ma non sono un fanatico. Ho iniziato per caso e mi sono trovato sempre bene. Ora ho troppa attrezzatura per cambiare marca e resto in Canon anche se riconosco che ci sono in commercio molte alternative eccellenti. Prediligo gli obiettivi fissi di grande luminosità, ma uso anche gli zoom. A volte mi sento più un collezionista che un fotografo. Ho 9 fotocamere digitali, però le uso tutte.
Cosa pensi dei programmi di elaborazione fotografica ?
Sono uno degli elementi indispensabili della fotografia digitale. Li uso sempre come complemento allo scatto e sono affascinato dalle infinite possibilità che mi danno. Non mi pongo limiti al loro uso. Quello che non sopporto sono i fotomontaggi soprattutto quando non vengono dichiarati.
Cosa non ami della fotografia ?
I fotografi presuntuosi. Quelli che ti vogliono far vedere centinaia dei loro inutili scatti e non ne guardano neanche uno dei tuoi.
Cosa ti aspetti dalla fotografia ?
Un grazie ogni tanto e riuscire un giorno a raccontare tutto quello che so a qualche persona davvero interessata.
Grazie.
Prego, ciao.
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giovedì 16 ottobre 2008
Intervista ad un fotografo che diventò un Pittore
Vi presento Gaetano un carissimo amico e maestro di pittura.
Gaetano nasce a Catania nel 48 e nel 54 viene ad abitare a Torino. Terminati gli studi inizia a lavorare ma già spinge preportente l’interesse per l’arte figurativa. Infatti negli anni 70 inizia un interessante percorso fotografico sperimentando tecniche all’avanguardia. Alla fine degli anni 80 si avvicina con entusiasmo alla pittura che lo rapisce diventando così il suo interesse primario.
Ed ora con questa piccola intervista cerchiamo di conoscerlo meglio.
Ciao Gaetano, quando e come è nata questa passione verso l’arte?
Come già hai accennato tu in precedenza, a vent’anni fregavo la macchina fotografica a mio padre, una mitica “Comet”, per catturare immagini che poi mi divertivo a elaborare in camera oscura. Nel corso degli anni ho avuto modo di usare macchine di grandi marche con cui ho ottenuto ottimi risultati ma le soddisfazioni più grandi le ho ottenute con il banco ottico 9x12 che mi sono costruito personalmente.
Oggi che ti sei dedicato completamente alla pittura, a quale corrente ti senti più vicino?
Sicuramente l’impressionismo è la corrente che più mi è vicina. Oggi sto vivendo un momento riflessivo che mi spinge sperimentare nuove tecniche vicine all’espressionismo.
Quali i tuoi soggetti preferiti?
Il paesaggio in genere ma la figura mi affascina sempre di più.
Che tecniche e che supporti preferisci?
La tecnica che sicuramente preferisco è la pittura ad olio mentre per quanto riguarda i supporti prediligo la tela pur non disdegnando la tavola o la masonite previa opportuna preparazione del fondo.
Qual è l’opera da te sviluppata che più preferisci?
È sicuramente un paesaggio innevato eseguito nel 2002 che mi è caro soprattutto per motivi affettivi ma a parte questo l’opera che più preferisco è sempre quella che farò.
Quali artisti del passato senti più vicini alla tua espressione artistica?
In principio Monet. Oggi mi sento più attratto da artisti più vicini al nostro tempo come Gottuso e Freud.
Quali i tuoi progetti futuri?
Sto sviluppando diversi progetti tra cui uno sulla realtà che ci circonda, con un occhio di riguardo a Torino, non disdegnando nuove tecniche. Ma per vederne i risultati devi pazientare ancora un po’.
Qual è il tuo rapporto con l’arte moderna? Ritieni formativo avvicinarti ad essa per capirla meglio?
Oggi l’arte moderna la sento più vicina rispetto ad alcuni anni fa. La pittura concettuale farà sicuramente parte del mio futuro.
Ritengo sicuramente formativo cercare di capirla anche se a volte trovo alcune difficoltà.
Ora non ci resta che aspettare le date delle tue prossime mostre per vedere dal vivo le tue opere.
Nel frattempo potete visitare il suo sito cliccando sul titolo di questo blog oppure direttamente su questo link: http://www.gaetanosoldano.it/
domenica 28 settembre 2008
Sotto la luna del jazz
Venerdì 26 settembre ’08 è stata una serata in cui la luna era di quelle giuste e quando la luna è giusta la serata non può che essere speciale.
All’ Alter Hotel di Barge, le luci soffuse all’ingresso rendevano accogliente e gradevole l’atmosfera.
http://www.myspace.com/luigimartinale
http://www.myspace.com/stefanorisso
Da sinistra: Luigi Martinale, Tino Tracanna, Stefano Risso, Paolo Franciscone.
Ringrazio il mio amico Riccardo Stura che mi ha fornito le foto per questa pagina blog.
lunedì 22 settembre 2008
Vi presento un fotografo
Si “fotografare la musica jazz” perché osservando le sue foto fatte ai musicisti immortalati nelle loro espressioni più intense pare proprio di sentirne le note.
giovedì 18 settembre 2008
Vi presento un pittore
E' questo il caso di Achille Mantovani, artista che vive ed opera nella cittadina di Malalbergo a metà strada da Ferrara e da Bologna.